in ricordo di Ayrton Senna
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in ricordo di Ayrton Senna
Sono passati 14 anni ed ancora non riesco a dimenticare quel caldo 1° maggio che si è portato via il grande Ayrton Senna, campione dentro e fuori le piste, probabilmente oggi non correrebbe più, ma sicuramente tanto avrebbe fatto per la sua gente che ancora oggi lo adora.
Prima ancora del fatale impatto avrei voluto sapere che cosa lo stesse turbando prima della 2^ ripartenza, quando le telecamere lo stavano immortalando inconsapevolmente per l'ultima volta da vivo.
Fino all'anno prima si era corso con vetture dotate di sospensioni attive, vetture intelligenti che sapevano come adattarsi alle curve, questo aveva spinto i piloti ad andare oltre i limiti delle vetture tradizionali raggiungendo velocità di percorrenza nelle curve incredibili, forse come i tempi in cui si correva con le minigonne.
La decisione di abolire quelle soluzioni tecniche, che fu dettata dalla volontà di indurre i piloti ad andare più lenti in curva, si rivelò un boomerang, perchè le prestazioni dei motori rimasero invariate, di contro senza sospensioni attive le vetture si rivelarono più pericolose e meno sicure, il risultato fu che ad ogni errore commesso in curva dai piloti, finivano violentemente a sbattere.
Credo che Ayrton lo aveva capito, era pericoloso continuare a correre in quelle condizioni, c'era già stata la morte di Ratzenbergher, Ayrton si recò personalmente sul luogo dell'incidente per cercaredi spiegarsi come fosse potuto accadere, ci fu l'alibi, se così possiamo definirlo, che la causa fu il distacco dell'alettone, ma c'era stato anche l'incidente e il volo di Barrichello, finito in ospedale, ce ne furono altri gravi in seguito, Montermini e Wendlinger (non sono sicuro si scriva così).
Secondo me non sapremo mai cosa sia realmente accaduto, dobbiamo accettare che si sia spezzato il piantone dello sterzo, eppure ogni qualvolta guardo il camera car nei momenti prima dell'uscita di pista spero sempre che la vettura completi normalmente la curva, che sia stato solo un brutto sogno, che quel maledetto tirante della sospensione potesse essere volato da un'altra parte senza spezzare il sogno di un campione e di tutti i suoi fans,
ricordo i suoi giri a montecarlo, visti dal suo camera car, li guardavo con la consapevolezza di ammirare la perfezione, meglio non si sarebbe potuto fare, lui dava sempre il massimo, sembrava essere una macchina perfetta, ma aveva un cuore, quel cuore che tante volte, nelle riprese televisive durante le gare, ne veniva mostrato il battito, veloce come lui sapeva essere.
Tra il 1985 e il 1986 Autosprint gli dedicò un servizio, che ricordo bene ma che non ne ho sentito più parlare in seguito, ne venivano mostrate tante affinità con Gilles Villeneuve, devo dire che a suo tempo mi sembrava un'eresia, purtroppo dopo un pò di anni si è rivelato profetico, venivano citate alcune coincidenze, ilnumero della vettura, Villeneuve aveva corso con la Ferrari n 12 e lui con la Lotus n 12, la stessa determinazione nel correre, anche una certa somiglianza fisica, poi successivamente all'uscita di quell'articolo Ayrton avrebbe portato al titolo la sua mclaren n.27, quel numero che per tanti anni, ancora adesso, è legato al nome di Gilles,
Nell'anno della loro morte entrambi i piloti, pur avendo la migliore vettura del lotto, hanno iniziato male la stagione con dei ritiri, le ultime immagini di Gil le ricordiamo tutti, rabbuiato sul podio, nervoso prima di partire per l'ultimo giro della sua vita, lo sguardo di Ayrton prima della sua ripartenza...
Questa foto si trova sul sito www.ayrtondasilva.net e ringrazio il suo webmaster, Davide Righi, per avermi dato la sua disponibilità nel farmi utilizzare la foto pubblicata nel suo sito, oltre a dare la possibilità di lasciare un proprio messaggio sul sito da condividere con gli altri appassionati. Vale la pena di andare a visitarlo
Prima ancora del fatale impatto avrei voluto sapere che cosa lo stesse turbando prima della 2^ ripartenza, quando le telecamere lo stavano immortalando inconsapevolmente per l'ultima volta da vivo.
Fino all'anno prima si era corso con vetture dotate di sospensioni attive, vetture intelligenti che sapevano come adattarsi alle curve, questo aveva spinto i piloti ad andare oltre i limiti delle vetture tradizionali raggiungendo velocità di percorrenza nelle curve incredibili, forse come i tempi in cui si correva con le minigonne.
La decisione di abolire quelle soluzioni tecniche, che fu dettata dalla volontà di indurre i piloti ad andare più lenti in curva, si rivelò un boomerang, perchè le prestazioni dei motori rimasero invariate, di contro senza sospensioni attive le vetture si rivelarono più pericolose e meno sicure, il risultato fu che ad ogni errore commesso in curva dai piloti, finivano violentemente a sbattere.
Credo che Ayrton lo aveva capito, era pericoloso continuare a correre in quelle condizioni, c'era già stata la morte di Ratzenbergher, Ayrton si recò personalmente sul luogo dell'incidente per cercaredi spiegarsi come fosse potuto accadere, ci fu l'alibi, se così possiamo definirlo, che la causa fu il distacco dell'alettone, ma c'era stato anche l'incidente e il volo di Barrichello, finito in ospedale, ce ne furono altri gravi in seguito, Montermini e Wendlinger (non sono sicuro si scriva così).
Secondo me non sapremo mai cosa sia realmente accaduto, dobbiamo accettare che si sia spezzato il piantone dello sterzo, eppure ogni qualvolta guardo il camera car nei momenti prima dell'uscita di pista spero sempre che la vettura completi normalmente la curva, che sia stato solo un brutto sogno, che quel maledetto tirante della sospensione potesse essere volato da un'altra parte senza spezzare il sogno di un campione e di tutti i suoi fans,
ricordo i suoi giri a montecarlo, visti dal suo camera car, li guardavo con la consapevolezza di ammirare la perfezione, meglio non si sarebbe potuto fare, lui dava sempre il massimo, sembrava essere una macchina perfetta, ma aveva un cuore, quel cuore che tante volte, nelle riprese televisive durante le gare, ne veniva mostrato il battito, veloce come lui sapeva essere.
Tra il 1985 e il 1986 Autosprint gli dedicò un servizio, che ricordo bene ma che non ne ho sentito più parlare in seguito, ne venivano mostrate tante affinità con Gilles Villeneuve, devo dire che a suo tempo mi sembrava un'eresia, purtroppo dopo un pò di anni si è rivelato profetico, venivano citate alcune coincidenze, ilnumero della vettura, Villeneuve aveva corso con la Ferrari n 12 e lui con la Lotus n 12, la stessa determinazione nel correre, anche una certa somiglianza fisica, poi successivamente all'uscita di quell'articolo Ayrton avrebbe portato al titolo la sua mclaren n.27, quel numero che per tanti anni, ancora adesso, è legato al nome di Gilles,
Nell'anno della loro morte entrambi i piloti, pur avendo la migliore vettura del lotto, hanno iniziato male la stagione con dei ritiri, le ultime immagini di Gil le ricordiamo tutti, rabbuiato sul podio, nervoso prima di partire per l'ultimo giro della sua vita, lo sguardo di Ayrton prima della sua ripartenza...
Ayrton, sei sempre nei nostri cuori...
Questa foto si trova sul sito www.ayrtondasilva.net e ringrazio il suo webmaster, Davide Righi, per avermi dato la sua disponibilità nel farmi utilizzare la foto pubblicata nel suo sito, oltre a dare la possibilità di lasciare un proprio messaggio sul sito da condividere con gli altri appassionati. Vale la pena di andare a visitarlo
Re: in ricordo di Ayrton Senna
Bravo Gianni,hai fatto bene a ricordare un grande campione forse il più grande che ci sia mai stato,veloce come pochi ma ricco di sensibilità verso i più deboli e con un grande cuore! Ayrton era un campione vero,e sarà ricordato da tutti come il campione della gente,quando vedo le macchine con cui ha corso mi vengono i brividi a confrontarle con quelle attuali cosi ricche e sicure.erano altri tempi quando per correre si rischiava davvero la pelle! per tutto questo non posso che dire:Grazie Ayrton
renato741- Numero di messaggi : 2936
Età : 50
Località : Salerno
versione : Kadett E 1600 diesel anno 1985
Kadett combo 1600 diesel anno 1989
Senator...
Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: in ricordo di Ayrton Senna
Oggi ricorre il 15° anniversario della morte di Ayrton... ancora ricordo quei momenti terribili per molto tempo non volevo credere che fosse vero. Che campione, che uomo, altro che...... Hamilton(con rispetto parlando!)
Grazie ayrton per le emozioni che ci hai regalato, sarai sempre con noi !
Grazie ayrton per le emozioni che ci hai regalato, sarai sempre con noi !
renato741- Numero di messaggi : 2936
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Kadett combo 1600 diesel anno 1989
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Data d'iscrizione : 15.04.08
Re: in ricordo di Ayrton Senna
Anche per me Renato è una ricorrenza che mi prende e riscopro immutato lo sgomento, lo stesso che provai quel maledetto e assurdo fine settimana imolese del 94. Ormai non considero più da allora il 1 maggio la festa dei lavoratori, resterà il giorno in cui Ayrton se ne è andato,
con quello sguardo preoccupato nella pit-lane prima della sua ultima partenza, c'era qualcosa di diverso, non era lui, non il solito Ayrton...
ha messo il casco e via... non sapremo mai cosa stesse pensando, non avrei mai immaginato che sarebbero state le sue ultime immagini, che tristezza!!!!
No, ci sto proprio male ogni volta che ci penso... anche alcune frasi dette un paio di giorni prima rivolte al suo più acerrimo rivale Alai Prost sarebbero da girare a lui:
un saluto speciale ad Ayrton... mi manchi Ayrton!
con quello sguardo preoccupato nella pit-lane prima della sua ultima partenza, c'era qualcosa di diverso, non era lui, non il solito Ayrton...
ha messo il casco e via... non sapremo mai cosa stesse pensando, non avrei mai immaginato che sarebbero state le sue ultime immagini, che tristezza!!!!
No, ci sto proprio male ogni volta che ci penso... anche alcune frasi dette un paio di giorni prima rivolte al suo più acerrimo rivale Alai Prost sarebbero da girare a lui:
un saluto speciale ad Ayrton... mi manchi Ayrton!
Re: in ricordo di Ayrton Senna
Non c'è altro da dire, solo un pensiero che ogni tanto torna a lui.
Spesso cerco le sequenze delle imprese di questi campioni che mi hanno fatto innamorare della F1.
E spesso mi ritrovo a guardare disgustato lo spettacolo in scena adesso e chiedermi cosa sarebee con piloti del loro calibro.
Grazie ad Ayrton e grazie anche a Gilles, Michele e tutti gli altri che con la loro vita ci hanno fatto battere il cuore (e spesso continuano a farlo battere ancora).
Spesso cerco le sequenze delle imprese di questi campioni che mi hanno fatto innamorare della F1.
E spesso mi ritrovo a guardare disgustato lo spettacolo in scena adesso e chiedermi cosa sarebee con piloti del loro calibro.
Grazie ad Ayrton e grazie anche a Gilles, Michele e tutti gli altri che con la loro vita ci hanno fatto battere il cuore (e spesso continuano a farlo battere ancora).
papared- Numero di messaggi : 49
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: in ricordo di Ayrton Senna
E' vero... in questo periodo stanno svuotando questa F1 di credibilità, ogni anno s'inventano regole per spezzare il dominio di uno per creare il dominio di un'altro. Penso che oggi ci sono almeno 3 piloti (alonso vettel hamilton) con delle potenzialità degne di ricordare piloti protagonisti di epiche lotte del passate (prost-senna-mansell) ma questo non lo possiamo vedere perchè costringono a ridisegnare completamente le vetture da un anno all'altro con il conseguente pericolo di ritrovarsi in pista un modello col motore potente ma un aerodinamica sbagliata, e ne stiamo vedendo l'esempio in quest'ultimo campionato.
Re: in ricordo di Ayrton Senna
ancor apeggio danno la possibilità di aggirare le regole!!!
Da quest'anno è vietato il fondo piatto, ma il disegno particolare degli estrattori consente di replicare il funzionamento del fondo piatto.
Qualcuno è stato in gamba ed è riuscito a svilupparlo prima di tutti e gli organizzatori hanno accettato questa presa in giro.
A questo punto, se volessero davvero ridurre i costi (cosa che non ha significato nella F1 che sviluppa la tecnologia dell'automobilismo) riportassero indietro i costruttori costringendo a materiali e tecniche che rendevano pericolossissime le macchine da corsa!
Da quest'anno è vietato il fondo piatto, ma il disegno particolare degli estrattori consente di replicare il funzionamento del fondo piatto.
Qualcuno è stato in gamba ed è riuscito a svilupparlo prima di tutti e gli organizzatori hanno accettato questa presa in giro.
A questo punto, se volessero davvero ridurre i costi (cosa che non ha significato nella F1 che sviluppa la tecnologia dell'automobilismo) riportassero indietro i costruttori costringendo a materiali e tecniche che rendevano pericolossissime le macchine da corsa!
papared- Numero di messaggi : 49
Data d'iscrizione : 16.04.09
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