forum KADETT ...che passione
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

2 partecipanti

Andare in basso

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi? Empty Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

Messaggio  Frankie_7 Mar 28 Apr 2009, 00:12

Io,non avendo preferenze di marchio assolute da tifoseria da stadio,cerco sempre di avere più esperienza e scoprire cose nuove,su qualsiasi marca di Automobili degna di tale nome...

E' da un pò che considero Honda uno dei migliori costruttori,non ha un'immagine pari a una VW/Audi e simili,ma credo che prenda meno per il sedere (voglio essere elegante) il cliente di questi marchi così blasonati.

Poi c'è anche Lexus,ne sento sempre più parlare bene,soprattutto sui forum della concorrenza,non entrano mai in officina,se non per i tagliandi prestabiliti,e tutto dando il minor fastidio possibile al cliente,addirittura portano un'auto sostitutiva sotto casa e si prendono quella da tagliandare.

Ecco un paragrafo sulla nascita del i-CTDI,il primo motore diesel interamente made in Honda:

"La cilindrata prescelta per il diesel Honda, 2.2 è il frutto di numerose ed attentissime
considerazioni.
Intanto, è una cilindrata piuttosto importante per un
frazionamento limitato a soli 4 cilindri ma è ancora attuabile in questi
termini; una cubatura maggiore avrebbe richiesto un maggiore frazionamento
con un aggravio dei costi e della complessità produttiva, cosa che in una
prima realizzazione si cerca necessariamente di evitare al fine di meglio
monitorare la resa in termini qualitativi e di affidabilità ; scelto il frazionamento a 4
cilindri ed il rapporto di compressione contenuto in soli 16,7:1, si riesce
ad ottenere la giusta area affinchè il fronte di fiamma possa propagarsi
correttamente. Ciò diminuisce l'emissione di particolato, abbassa e
contiene i picchi di temperatura limitando, quindi, all'origine
l'insorgenza dei NOx; pertanto, si ha automaticamente un propulsore
maggiormente ecologico. E questo, si badi bene, senza ricorrere a
fantomatiche ed acrobatiche logiche di iniezione a 4 o 5 fasi per
compensare certe ruvidità di funzionamento. I-ctdi ha una logica con solo
DUE (2) iniezioni; ma a valle di tutto il resto, sono egregiamente sufficienti
ed il sistema è sicuramente molto più¹ affidabile e meno delicato... altro che 4-5 iniezioni tanto sbandierate ..non facciano nomi
fissato il valore della pressione media effettiva, disponendo di un'area
maggiore del pistone si riesce ad incrementare significativamente il valore
di coppia erogata senza spremere più di tanto il propulsore ed andando,
quindi, ad innalzare i consumi (è difatti uno dei diesel pù parchi in
assoluto, sul fronte del consumo specifico). Non solo, ma si reisce anche
ad avere una buona gestibilità sul fronte della costruzione dei raffinati
profili della camera toroidale ricavata sulla testa del pistone stesso.
Ecco anche perchè, pur essendo una realizzazione di alcuni anni fa,
dispone di quasi 100cv (96,7 per l'esattezza) a soli 2000rpm. Tale valore è
assai ragguardevole e non sfigura certo al confronto di realizzazione più
recenti che però perdono clamorosamente sul fronte della silenziosità e
della fluidità di erogazione.

Quando Honda si decise a snaturare la sua immagine di costrutture di motori
a benzina "no-compromise", si diede necessariamente dei
"paletti".
Il più importante, fu questo: "diesel? e che
diesel sia!! ma deve andare come un motore a benzina!!" ...ma non un
motore a benzina qualsiasi, ovviamente: un motore a benzina Honda!
E così
(eravamo sul finire degli anni '90) fu convocato il gruppo progettuale che
quindici anni prima aveva concepito il v-tec. E gli fu data, in buona
sostanza, carta bianca.
Si partì da un prototipo, un piccolo diesel 4
cilindri, millesei di cilindrata. Da qui, con moltissimi affinamenti e
sviluppi e l'obbligo di renderlo interfacciabile con una buona parte di
modelli che il reparto vendite Honda riteneva adatti ad essere messi in
commercio con una motorizzazione a gasolio, si pervenne a quello che fu
giustamente definito "lo stato dell'arte del motore a gasolio":
il nostro i-ctdi.
Fu dotato di contralbero, per renderlo ancora più rotondo
ed esente da vibrazioni. E di tutti, ma proprio tutti gli accorgimenti, per
renderlo silenzioso e poco inquinante. Prima aveva 177cv, nel 2001; poi è

stato leggermente depotenziato per enfatizzarne la già presupponibile alta
affidabilità data dalla estrema, maniacale cura costruttiva.
Questo è l'i-ctdi. Un modo completamente
differente di intendere il diesel; e che se è vero, come del resto è vero,
che è scaturito in un contesto dove molta tecnologia c'era già (altri
costruttori erano decenni che praticavano questa strada), questa è stata
sfruttata in una maniera sopraffina, frutto di una intelligenza e di un
buonsenso che solo pochi potevano avere: i costruttori del v-tec, appunto.
E così è stato.

Per "arrotondare" il concetto, occorre precisare che gli
investimenti sono stati ingenti, assai significativi. Anche e soprattutto
per un costruttore esclusivamente - fino a quel momento - di motori a
benzina.
L' alluminio..... è più leggero, come approvvigionamento costa
meno.... ma è meno gestibile. Termicamente, rende meglio, perchè scalda
prima (ha meno capacità termica), presupposto molto importante per portare
in temperatura in un tempo ragionevole un motore altamente adiabatico come
è, di fatto, l'i-ctdi.
E allora? e allora, si sono prodotti loro stessi il
motore, con un innovativo sistema detto a pressofusione semisolida che
consente di conformare l'alluminio quando ancora non è del tutto liquido,
in sostanza a temperature più basse di quelle usate normalmente nelle altre
realizzazioni, iniettandolo negli appositi stampi a pressioni estremamente
elevate. E perchè? perchè così, il metallo "soffre" molto meno,
sia in fase di fuzione che, soprattutto, in fase di raffreddamento,
conservando ottime caratteristiche meccaniche ed anzi alcune enfatizzandole
addirittura. Quale costruttore prima di allora si era anche solo azzardato
a proporre un diesel in alluminio? non è molto resistente, si usa acciaio e
ghisa. A meno di non fonderlo in questo modo.
i-ctdi è praticamente perfetto meccanicamente, è un
propulsore dotato di ogni cura realizzativa. Quando un meccanico lo smonta,
rimane a bocca aperta, tanta e tale è la raffinatezza con cui è stato
fatto, in migliaia di particolari di non facile lettura per i più.
Ma
vedendolo , su di un banco, smontato completamente
grossolanamente sullo stato di usura, tanto da scambiarlo per nuovo quando
invece aveva più di 120mila km...rimani di stucco i- ctdi aveva ancora il
rivestimento in grafite sui mantelli dei pistoni, le canne dei cilindri
intonse come se non avessero mai girato, gli alberi a camme lucenti come se
fossero stati appena tolti dagli imballi.
Mai visto niente di simile. Mai."

Sperando sia stato interessante,vi saluto.

P.S. Io la Golf a settembre me la compro lo stesso,ovviamente usata,in futuro si vedrà!
Frankie_7
Frankie_7

Numero di messaggi : 774
Età : 36
Località : Lissone,Milano,anzi Monza-Brianza... Ma non è che mi fan cambiare la targa? XD
versione : Kadett E Caravan 1.3 S GL '89 StahlGrau (E 114),Mazda MX-5 1.8 NBFL '01 Anonymous Silver
...in passato : Mark V Golf GTI DSG MY06 '05 3p ReflexSilber
Data d'iscrizione : 16.04.08

Torna in alto Andare in basso

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi? Empty Re: Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

Messaggio  Skadett66 Mar 28 Apr 2009, 10:06

In un momento di totale sfiducia e di interrogativi miei personali verso il mercato del nuovo (io intendo ancora l'acquisto di una vettura nuova come un investimento che deve durare almeno una quindicina di anni) è interessante leggere i tuoi argomenti.
Interrogativi che nascono dal mio disinteressamento da molti anni ormai verso il mercato del nuovo, da un'altra parte scopro che nelle autodemolizioni ci sono vetture che hanno anche meno di 10 anni e diventa quasi rara trovarne che ne abbia 20, segno del continuo afflusso e smaltimento di vetture più recenti,
la sfiducia e le domande che mi pongo sono le seguenti: ma quanto dura una macchina nuova oggi prima di incominciare a dare problemi?
Ma, per non uscire dal tema da te introdotto, proseguo dicendo che i vari accorpamenti fra le varie case automobilistiche, matrimoni e poi divorzi (sempre in tema automobilistico) mi provocano maggiori incertezze derivate dal fatto che non sai più che auto starei comprando se compro una Opel e in realtà sto comprando una Fiat oppure compro una Fiat e in realtà sto comprando una Opel (ognuno secondo i propri gusti riferirà cosa sarebbe meglio, però la mia citazione è solo a titolo esemplificativo), oppure come avveniva già qualche anno fa, per esempio sul pianale della vecchia VW passat si costruiva anche la skoda octavia e un'altra vettura di marca più blasonata che ora mi sfugge il nome, si finisce che per invogliarti ad acquistare una vettura dal marchio diciamo meno prestigioso, te lo paragonano a uno superiore perchè dello stesso gruppo!
Da una parte un messaggio che si recepisce più facilmente è che un marchio meno blasonato possa trarre vantaggio in termini di immagine da queste fusioni,
dall'altra può infondere timore nei puristi del marchio che l'assorbimento da parte di tale casa importante ed affermata di altre case meno importanti possa portare uno scadimento nelle qualità costruttive d'origine, cioè acquisire i difetti delle case minori. Quindi una sfiducia anche verso i marchi più famosi... ed europei.
Io la vedo così, forse perchè non ho la concezione del dover sostituire l'auto dopo pochi anni,
per questo ben vengano Giacomo le tue argomentazioni anche guardarsi attorno fuori dall'europa... così mi tieni aggiornato e mi metti sotto al naso notizie che possono tornarmi utili in futuro nella valutazione eventualmente di un nuovo acquisto Wink
Sperando di non aver annoiato,
i miei più cari saluti
gianni
Skadett66
Skadett66
Admin

Numero di messaggi : 9226
Età : 57
Località : Taranto
versione : kadett B 2p 1972 standard
kadett B 2p 1972 SE
kadett C 2p 1974 standard
kadett E 5p 1989 LS
kadett E SW 1986 GLS
...in passato : kadett B Lusso 1971
Kadett B coupè Lusso 1972
Ascona A 1.2 1973
Data d'iscrizione : 27.03.08

http://www.kadett.it/

Torna in alto Andare in basso

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi? Empty Re: Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

Messaggio  Frankie_7 Mer 29 Apr 2009, 00:04

Riporto un paio di nuove frasi,tratte dal forum VW Golf Club Italia:

"Per quanto riguarda la Lexus posso dare un piccolo contributo in quanto un mio amico è area manager per la Toyota/Lexus nel centro italia.
Mi diceva che da un lato sono contentissimi (e dall'altro disperati) perchè il livello di difettosità delle Lexus è prossimo a zero, ovvero gli esemplari entrano in officina solo per i tagliandi programmati."

"Quoto! Risulta anche a me. La mia e' esperienza indiretta. Vivo in Canada da 3 anni e qui c'e' neve e sale sulla strada per almeno 6 mesi all'anno. Le vw le buttano via dopo 200.000km. Le BMW e Mercedes quasi. Toyota (comprendendo Lexus) e Honda (comprendendo Acura) sono le uniche che raggiungono facilmente i 400.000 km in condizioni estreme.

Le auto GM danno problemi dai primi anni...quindi io della Insigna mi fido pochissimo..."

Ciao!
Frankie_7
Frankie_7

Numero di messaggi : 774
Età : 36
Località : Lissone,Milano,anzi Monza-Brianza... Ma non è che mi fan cambiare la targa? XD
versione : Kadett E Caravan 1.3 S GL '89 StahlGrau (E 114),Mazda MX-5 1.8 NBFL '01 Anonymous Silver
...in passato : Mark V Golf GTI DSG MY06 '05 3p ReflexSilber
Data d'iscrizione : 16.04.08

Torna in alto Andare in basso

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi? Empty Re: Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

Messaggio  Frankie_7 Gio 25 Giu 2009, 23:10

Sfrutto questo post per segnalare questi interessanti argomenti:

Soddisfazione clienti USA

Soddisfazione clienti USA-2

Soddisfazione clienti Germania

Ciao!
Frankie_7
Frankie_7

Numero di messaggi : 774
Età : 36
Località : Lissone,Milano,anzi Monza-Brianza... Ma non è che mi fan cambiare la targa? XD
versione : Kadett E Caravan 1.3 S GL '89 StahlGrau (E 114),Mazda MX-5 1.8 NBFL '01 Anonymous Silver
...in passato : Mark V Golf GTI DSG MY06 '05 3p ReflexSilber
Data d'iscrizione : 16.04.08

Torna in alto Andare in basso

Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi? Empty Re: Honda e i giapponesi... quella che una volta era l'affidabilità tedesca,la ritroviamo da loro al giorno d'oggi?

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.