Fari moderni di plastica... opel Astra G

Ciao,
un tempo i problemi dei fari non erano le lenti, quanto piuttosto le parabole che essendo di metallo arrugginivano rendendo inutilizzabile il proiettore.
Oggi invece le parabole sono di plastica cromata... non arrugginiscono mai, peccato che sia di plastica anche la lente e scopriamo ch edopo pochi anni si ingialliscono tanto da diventare completamente inefficienti.
Questo è stato il caso dell'Astra G con 10 anni di vita, la superficie della lente era diventta rugosa e a chiazze, tutta ingiallita dal sole e dal calore.
tuttavia mi sono ingegnato e armato di pazienza e olio di gomito, oltre che di pasta abrasiva e sidol (sì proprio il sidol per i metalli) sapendo che esistono prodotti e attrezzi idonei allo scopo di far tornare a splendere le lenti ho pensato che qualcosa si poteva fare. Così come sapevo che spendendo 50 euro mi avrebbero portato a nuovo i fari presso un elettrauto, ma mi sono detto... mo' provo da solo!
già potete apprezzare il netto miglioramento osservando la differenza fra il faro di destra e quelo di sinistra considerando che erano entrambi ridotti alla stessa maniera






Quindi visto il successo del primo faro ho rifatto anche il secondo
questi i rudimentali attrezzi e i componenti di cui mi sono servito:
sidol, pasta abrasiva, un retina d'acciaio fine da intingere sia con la pasta abrasiva che con il sidol, retina d'acciaio fine da utilizzare secca oppure intrinsa con soluzione "rinnova fascioni", una fascia di zanzariera metallica da utilizzare insieme alla pasta abrasiva per "sgrossare" la parte ruvida e più grezza della lente, oltre a uno straccetto.



cominciamo a strovinare la lente con la zanzariera metallica intrinsa di pasta abrasiva. La zanzariera scivolerà sulla plastica grazie all'azione della pasta abrasiva e asporterà materiale in maniera omogenea. Da usare con attenzione perchè potrebbero crearsi punte e tagli nelle maglie che possono sia pungere le dita facendo anche male e graffiare la lente... bisogna avere una certa sensibilità sulle dita per rendersi conto che si sta effettivamente lisciando la plastica, non è difficile perchè si avverte nettamente la sensazione di scivolamento così come ci si accorge altrettanto facilmente della presenza di puntine che stanno graffiando in maniera anomala.





alternare la pasta abrasiva al sidol e di tanto in tanto asciugare e pulire per verificare lo stato della lavorazione se si avvertono miglioramenti
quindi passare alla retina per una opera di abrasione più fine intingendola alternativamente con pasta a brasiva e sidol, pulendo di tanto intanto il trasparente per vedere lo stato del lavoro e valutare per quanto tempo ancora continuare a strofinare



c'era una parte che restava ancora con macchie evidenti sulla quale sono dovuto intervenire ancora con la zanzariera



poi di nuovo con la retina e una volta avuto una superficie ben levigata ho utilizzato soltanto una pezza e sidol per strofinare e cercare di rendere quanto più lucida possibile la superficie. Non male pulire dai residui di sidol con retina fine secca, meglio ancora se intrinsa di prodotto rinnova fascioni che rende più brillante la plastica. Certo non è trasparente trasparente, ma come aspetto migliora sensibilmente dal momento che non si vedono più le macchie e le incrostazioni dell'ingiallimento e si vede finalmente l'interno della parabola col normale colore grigio argento.



infatti qualche segno di rigatura resta, ma daltronde meglio così che come erano prima





Poi in verità ho effettuato un altro lavoro, il recupero del paraurti della stessa vettura precedentemente rovinato del quale mi sarebbe piaciuto documentarne le fasi ma che non ne ho avuto la possibilità, quindi per completare l'opera di "aggiustamento" del frontale ho sostituito anche quello visto che ne montavo uno di colore diverso e verso sera l'effetto era questo









questo è tutto... non nascondo che è stato stressante stare lì a lucidare e lavorare di polso, ma alla fine è una soddisfazione vedere i frutti del proprio lavoro... tra l'altro, fatto non trascurabile, è migliorata nettamente la visibilità notturna

Skadett66 ha scritto:Ciao,
un tempo i problemi dei fari non erano le lenti, quanto piuttosto le parabole che essendo di metallo arrugginivano rendendo inutilizzabile il proiettore.
Oggi invece le parabole sono di plastica cromata... non arrugginiscono mai, peccato che sia di plastica anche la lente e scopriamo ch edopo pochi anni si ingialliscono tanto da diventare completamente inefficienti.

questo è tutto... non nascondo che è stato stressante stare lì a lucidare e lavorare di polso, ma alla fine è una soddisfazione vedere i frutti del proprio lavoro... tra l'altro, fatto non trascurabile, è migliorata nettamente la visibilità notturna

Ma dai?? pensavo fossero di vetro i fanali!! Complimentoni davvero, lavoro stupendo!! Ma come hai fatto ad inventarti una formula così?? Gianningegnoso ... Comunque sì, il fatto che sia aumentata la visibilità notturna non è proprio un fatto trascurabile visto che i fari teoricamente dovrebbero servire a questo!!!
Complimenti davvero!!

Bellissimo lavoretto Gianni come al solito effettivamente queste lenti di policarbonato dopo un pò si deteriorano dando un aspetto trasandato alla vettuura...
però la zanzariera metallica come ti è venuta in mente? sembra un'idea assurda ed invece funziona!!
bravissimo

Purtroppo coi fari di oggi è così... Il problema è che si opacizzano anche all'interno,e andrebbero smontati per riportarli come nuovi...

Pare che sui fari dell'Astra G si possano separare le lenti dalla parabola, ho intravisto delle clips, più precisamente delle linguette che sollevandosi dovrebbero permettere il distacco delle parti,
ma non ho avuto modo ancora di approfondire (è un auto che sto scoprendo da poco)
tuttavia mi sa che deve essere necessario rimuovere il paraurti per poter smontare agevolmente il faro e lavorare con comodità.
Quanto all'idea di utilizzare la zanzariera mi serviva un qualcosa che esercitasse una certa forza abrasiva sulla lente maggiore rispetto alla retina d'acciaio senza correre il rischio di graffiarla rendendola troppo satinata.
In un primo momento avevo pensato alla carta abrasiva che si usa per levigare le riparazioni con stucco, ma avevo il timore che la lente alla fine si presentasse troppo satinata tanto da non riuscire a riportarla lucida in un secondo momento con straccio e sidol. Mi fermo un attimo sul sidol... perchè mi fisso col suo utilizzo? perchè avevo constatato adoperandolo sul vetrino di un mio orologio tutto graffiato che lo riportava come nuovo! Lucido e trasparente!
Quindi scartando l'idea della carta abrasiva avevo pensato di spianare la superficie della lente con una spatolina nella speranza di rimuovere lo strato deteriorato, ma la spatolina ha la controindicazione di lasciare graffi e segni evidenti ai lati della lama, segni che non è possibile poi togliere e che rimangono per sempre evidenti, quindi mi è venuta quella della zanzariera... provandola senza comprimere sulla superficie a secco notavo che scorreva liscia senza lasciare graffi e siccome la maglia della zanzariera metallica è anche relativamente tenera mi è sembrato un buon metodo lavorare con quella in abbinamento alla pasta abrasiva o al sidol (un pò come radersi con la schiuma da barba )
Bisogna però fare molta attenzione alle piccole maglie che rompendosi possono sia pungere le dita e allo stesso tempo provocare graffi indesiderati per cui va usata con una certa coscienza e sensibilità.
Per il resto ci vuole applicazione e pazienza.
L'ultima fase del lavoro deve essere fatto strofinando con straccetto imbevuto di sidol perchè è la pratica che tende a rendere più lucida possibile la superficie. Naturalmente la situazione e il risultato buono o cattivo dipende dallo stato iniziale del faro; un faro molto deteriorato non può che ricevere grandi benefici da qualsiasi trattamento (perso per perso... sempre meglio di prima!) mentre un faro appena ingiallito ma in sostanza ancora come nuovo credo che sia sufficiente soltanto strofinare con uno straccetto e pasta abrasiva o anche sidol.

Il sidol e' una pasta liquida che sa di miracoloso:ha riportato i paraurti della mia Olympia come nuovi:io lo consiglio vivamente a chi deve fare lavori di ripristino di questo genere:sono un suo "fan" anche io!!

Opelista71 ha scritto:Il sidol e' una pasta liquida che sa di miracoloso:ha riportato i paraurti della mia Olympia come nuovi:io lo consiglio vivamente a chi deve fare lavori di ripristino di questo genere:sono un suo "fan" anche io!!

Se si riesce ad abituarsi all'odore!

Complimenti per il lavoro Gianni, come sempre. Non so dalle tue parti ma qui dalle mie faresti affari d'oro a mettere in piedi un'attività di piccole riparazioni... non le fa più nessuno e ci si deve arrangiare... sempre ammesso di trovare qualcuno che ti spiega come fare!

Rekordman ha scritto: Se si riesce ad abituarsi all'odore!

In effetti ha un odore un pò particolare...
però spesso è miracoloso nel far tornare a splendere gli oggetti.
Ho iniziato ad affezionarmi a questo prodotto da bambino quando lo usavo per lucidare alcune monetine straniere che mi avevano regalato e pensa un pò.... persino a lucidare gli scarichi dei sanitari, completamente ossidati (erano dei tempi della guerra) diventarono lucidissimi come nuovi color ottone ch esembnravano d'oro!
La prima applicazione sulle auto fu la lucidatura dei paraurti cromati della kadett di mio padre, ma la prima vera soddisfazione fu quando grazie a questo prodotto riuscii ad eliminare una vistosa macchia marrone che scendeva dal bocchettone di rifornimento della mia kadett B (sul verde metallizzato ci stonava proprio) e che sembrava non voler andare via nemmeno con la pasta abrasiva. Fu come aver riverniciato l'intero parafango